Description
La Spongata è un antico dolce da forno, preparata tipicamente a Brescello, il paese della provincia reggiana sulle rive del Po, resa famosa dai libri di Giovanni Guareschi con i suoi personaggi Peppone e Don Camillo, incarnati nei notissimi film da Gino Cervi e Fernandel, che, durante le riprese, ne poterono apprezzare la bontà.
Il dolce si presenta con un involucro di pasta frolla e un ripieno a base di miele, mandorle, pinoli e uva sultanina; ha una consistenza decisamente morbida ed un sapore piuttosto speziato.
Il suo nome sembra derivi da “sponga” cioè spugna, a causa dell’aspetto della superficie che la fa sembrare appunto una spugna; talvolta nel capoluogo Reggio Emilia viene anche ricoperta di cioccolata, ma la ricetta originale non la prevede.
Esistono documenti che testimoniano come la ricetta della Spongata di Brescello risalga al ‘400, quando era molto apprezzata dai potenti delle varie corti dell’epoca, anche se si pensa che giunga addirittura dal periodo romano.
Il merito di aver riscoperto nel 1830 l’antichissima ed originale ricetta della vera Spongata di Brescello va attribuito al sacerdote don Palazzi, che poi la cedette allo speziale Panizzi; dal 1863 la Spongata di Brescello è indissolubilmente legata al nome di Luigi Benelli, che ne intraprese la produzione artigianale e la commercializzazione, partecipando nel corso del tempo a manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero, ricevendo premi ed onoreficenze per questo prodotto dell’eccellenza padana.
La Spongata, dolce natalizio, che può essere gustato in qualsiasi momento dell’anno, grazie alla sua lunga conservazione, ha una storia millenaria molto interessante, di cui se ne cita una minima parte.
Si dice che la Spongata sia il dolce italiano più antico: sicuramente esisteva già al tempo dei Romani.
Nel romanzo “Satiricon” di Tito Petronio Arbitro, amico di Nerone, si parla di una torta con gli stessi ingredienti della Spongata. Da Roma essa arriva fino a Brescello, quando questo oppido, divenne, come afferma lo storico Plinio, colonia Romana.
Il primo documento scritto che parla della Spongata “De Berselo” inviata a Francesco Sforza, Signore di Milano risale al 1454. Da registri delle Masserie Estensi si apprende che le Spongate, da Brescello, venivano inviate ai duchi d’Este a Ferrara.
La ricetta più antica di questo prodotto risale al monastero delle Benedettine, esistente in Brescello fin dal 1480.
Lo Spinelli, direttore dell’archivio di Stato di Modena, trovò il “libro di spese” fatto per il sopracitato monastero, sotto il governo dell’abbadessa Serafina Bonino.
Alla data del 10 dicembre 1681 sono registrate le spese sostenute per l’acquisto degli ingredienti.
Confrontando gli ingredienti si nota una grande somiglianza con la spongata Luigi Benelli, prodotta dal 1863.
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Per prenotazioni: 347 1214285
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