Description
La chiesa era destinata ad un ruolo di fastosità ed imponenza. Il primo progetto di costruzione prevedeva l’abside a levante, come le chiese antiche. I lavori per la costruzione della Chiesa di Santo Stefano iniziano nel 1512 senza essere portati a termine. Nel 1567 Alfonso I Gonzaga, per celebrare le sue nozze con Vittoria di Capua, dispone la costruzione di una nuova chiesa nello stesso luogo della precedente. I lavori terminano circa mezzo secolo dopo, nel 1616, con la costruzione della torre. La facciata cinquecentesca è modificata verso il 1750 con l’aggiunta della serliana e delle quattro nicchie. Le statue risalgono al 1858. La struttura interna, in gran parte originale, è a croce latina, con l’unica navata fiancheggiata da quattro cappelle per parte. La volta è a botte, il transetto poco profondo, la cupola emisferica e l’abside semicircolare.
PER SAPERNE DI PIU’
Entrando, sulla destra, si trova la cappella del Santissimo Sacramento, decorata a stucco da Giuseppe Mazza nel 1690. A sinistra si trova la cappella della Beata Vergine del Rosario, all’interno della quale è collocata una meridiana. Le altre cappelle laterali, meno profonde, sono anch’esse dotate di ornamenti di pregevole fattura. Sul pilastro d’incrocio fra la navata e il transetto a settentrione si trova la lapide tombale di Lelio Orsi, trasferita qui dalla chiesa del Carmine nel 1774, con lo stemma di famiglia e l’epigrafe “Lelio Orsi in architettura grande, in pittura maggiore e in disegno ottimo”. Le due cappelle del transetto, decorate nel 1704 dal Mazza, sono intitolate alla Madonna del Buon Consiglio e a Gesù Crocefisso. Sui due pilastri del presbiterio vi sono i ritratti di Camillo I Gonzaga e della moglie Barbara Borromeo. I dipinti di maggiore interesse che si trovano nella chiesa sono di allievi di Lelio Orsi: “’Ascensione di Cristo” di Pietro Maria Bagnatore, il “San Michele Arcangelo” di Mario Lodi, situato nel transetto a sinistra, e il “Martirio di San Lorenzo” nel transetto a destra. Pregevole è anche il battistero di marmi finemente lavorati donato alla chiesa nel 1752 da Donna Ricciarda, sorella dell’ultimo conte di Novellara.
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- CategoryBeni Culturali
- LocationNovellara, Provincia Reggio Emilia, Unione Bassa Reggiana
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- Mondalle 8 alle 12 e dalle 15:30 alle 19:30
- Tuesdalle 8 alle 12 e dalle 15:30 alle 19:30
- Weddalle 8 alle 12 e dalle 15:30 alle 19:30
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